Gabriella Chiellino
Abbiamo il piacere di segnalare la candidatura alle prossime elezioni europee della dr.ssa Gabriella Chiellino, veneta di area cattolica con un curriculum professionale di valore.
Gabriella Chiellino, nata 54 anni fa a Pordenone e cresciuta a Conegliano, si è laureata nel 1994 all’Università Ca’ Foscari di Venezia ed è stata la prima laureata italiana in Scienze Ambientali; è iscritta all’ Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Venezia.
La sua passione per la ricerca e l’innovazione l’ha portata a collaborare, come docente, con prestigiose università italiane; ha curato numerosi eventi, tra cui “Città Sostenibile” nella fiera Ecomondo, nonchè il coordinamento scientifico del concorso di ecologia integrale del Veneto assieme ai movimenti Laudato SI e The Economy of Francesco; a ciò si affianca l’impegno nella Pastorale Universitaria sui temi della sostenibilità.
Appassionata di podismo e trekking, è sposata con Paolo Verardo, con cui accudisce ad Anna, da 5 anni in affido.
E’ candidata al n° 5 della lista Stati Uniti d’Europa nella circoscrizione NordEst.
Sono in molti a chiedermi perché mi sono candidata; semplice: credo che il rafforzamento dell’Unione Europea o, meglio ancora, degli Stati Uniti d’Europa sia una chance determinante per il futuro nostro e delle giovani generazioni.
Per farlo sono necessari ulteriori ed importanti passi come una politica estera ed un esercito comuni, ma soprattutto serve abbandonare superate logiche nazionalistiche, inadeguate sugli scenari della mondializzazione.
Serve un nuovo protagonismo europeo per gestire cambiamenti epocali, riprendendoci gli indirizzi del nostro destino, ad iniziare da una virtuosa collaborazione tra economia ed ambiente nel segno della sostenibilità anche sociale, nell’ottica dell’ ecologia integrale e dell’inclusività.
Per riuscirci, però, dobbiamo abbattere steccati, armonizzando i mercati interni, ad iniziare dalla fiscalità; servono politiche migratorie comuni ed inclusive non solo per umanità, ma perché lo richiede l’equilibrio del nostro sistema economico; dobbiamo finirla con la concorrenza fra noi per sfidare invece i mercati mondiali.
Per questo ho scelto come slogan “L’Europa dei territori”, perché il territorio è di chi lo abita, sia esso nativo od immigrato ed è senza confini, se non quelli dettati dalla natura; è da lì, attraverso la valorizzazione dei corpi intermedi, che dobbiamo partire per rendere più vicine le Istituzioni europee. Troppe volte Bruxelles e Strasburgo sono state avvertite vessatorie nei nostri confronti; ci vogliono rappresentanti competenti nelle sedi opportune ma, al contempo, è necessario non avere paura di scenari nuovi, che comportano difficoltà, ma anche opportunità. Sono quelle, di cui hanno bisogno i giovani, cui dobbiamo presentare un’Europa, che valorizzi capacità e talenti, rendendo più omogenei i contratti di lavoro e rispondendo alla crescente esigenza di nuovi tempi di vita, indispensabili assieme al welfare per rilanciare la genitorialità, che deve tornare ad essere gioia consapevole e non problema.
Sono queste alcune delle motivazioni, che mi hanno indotto ad abbandonare “il divano della mia comfort zone” dopo 30 di attività d’impresa, che testimonia il mio impegno e la mia caparbietà. Con lo stesso spirito affronto questa sfida per gli Stati Uniti d’Europa, un sogno che voglio contribuire a realizzare.