Publio Fiori ci ha lasciati

A poche ore dalla scomparsa di Publio Fiori la commozione che mi ha raggiunto nell’apprendere la notizia è risultata ancor più forte, dato che solo alcuni giorni fa avevamo scambiato alcune idee, sempre accomunati dal progetto di favorire la ricomposizione politica dei cattolici democratici, liberali e cristiano sociali italiani.

Ci avevamo provato dal 2011, quando Publio mi chiamò per informarmi della sentenza della Cassazione n. 25999 del 23.12.2010, secondo cui : “ la DC non è mai stata giuridicamente sciolta”, ponendo fine a una querelle che aveva segnato l’avvio di quella diaspora nella quale siamo tuttora invischiati.

Fu in quel colloquio che suggerii, statuto del partito 1992 alla mano, che l’unica strada possibile era quella dell’autoconvocazione del Consiglio nazionale. Un’auto convocazione resa possibile solo dallo sforzo congiunto mio personale con Silvio Lega , Clelio Darida e Luciano Faraguti, che ci permise l’elezione di Gianni Fontana alla segreteria nazionale. Avvio di un percorso accidentato, tuttora travagliato, sul quale con Publio Fiori continuavamo a ragionare con gli amici di Iniziativa Popolare nel tavolo di coordinamento dei DC. Popolari.

Il percorso politico di Publio Fiori è così sintetizzabile, grazie a una seria ricostruzione fatta da Il Popolo, da cui estraggo i dati essenziali:

Publio Fiori, figura storica della politica italiana, è nato a Roma 25 marzo 1938, e vi è morto il 16 luglio 2024 all’età di 86 anni. Laureato in giurisprudenza, ha intrapreso una lunga e variegata carriera politica, ricoprendo ruoli di grande responsabilità e prestigio.

Gli Inizi nella Democrazia Cristiana

La carriera politica di Publio Fiori è iniziata all’interno della Democrazia Cristiana (DC), partito nel quale ha militato fino al 1993. Fu eletto per la prima volta alla Camera nel 1976.

Il 2 novembre 1977 un gruppo di fuoco delle Brigate Rosse gli tese un agguato sotto la propria abitazione ferendolo da colpi di arma da fuoco e lasciandolo gravemente ferito. Nonostante le gravi ferite, Fiori è riuscito a riprendersi e a continuare il suo impegno politico.

Fori fu più volte parlamentare. È stato vicepresidente della Camera dei deputati; nel 1992 fu sottosegretario al Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni nel I Governo Amato: fu sottosegretario alla Sanità nel governo Ciampi e, infine, ministro dei trasporti e della navigazione del primo governo Berlusconi.

Fiori ha rappresentato una figura complessa e determinata della politica italiana, attraversando diverse fasi con l’obiettivo di mantenere vivi i valori cristiano-democratici. La sua carriera testimonia l’evoluzione e le trasformazioni della politica italiana degli ultimi decenni, offrendo un esempio di resilienza e dedizione.

Da DC ad Alleanza Nazionale

Nel 1993, in disaccordo con l’apertura della DC verso la sinistra, decise di abbandonare il partito. Si unì al Movimento Sociale Italiano contribuendo alla sua trasformazione in Alleanza Nazionale (AN).

Nel 1995, con la svolta di Fiuggi, è stato tra i fondatori di AN concludendo la permanenza in Alleanza Nazionale nel 2005 a causa di divergenze con il leader Gianfranco Fini.

Il Ritorno al Centrismo

Successivamente, si è unito alla Democrazia Cristiana per le Autonomie, diventandone presidente. Qui, ha promosso un ritorno ai valori neodemocristiani, sottolineando l’importanza di un centro politico che riscoprisse valori tradizionali e autonomisti.

La Nascita di Rifondazione DC e il Progetto della Federazione Democristiana

Nel 2006, in un contesto politico incerto, Fiori ha fondato Rifondazione DC, diventandone segretario nazionale cercando di creare un’alternativa centrista al bipolarismo politico dominante. Nel 2007 Publio Fiori dette origine con i Popolari UDEUR e altri alla Federazione Democristiana. L’obiettivo era quello di costruire un polo di centro di ispirazione democristiana e presentare liste unitarie alle elezioni europee del 2009.

Con la sua Rifondazione DC Publio non si chiuse mai in un egoistico abbandono autoreferenziale, al contrario, partecipò sino alla giornata di ieri, alla preparazione del prossimo incontro di Iniziativa Popolare e del Tavolo DC e Popolari, che avrebbe dovuto e procederà a costituire finalmente il comitato provvisorio nazionale. Doveva essere il coronamento di un sogno, per il quale, proprio nei giorni scorsi, alla luce di quanto era accaduto alle ultime elezioni europee e sta accadendo nell’UE, con Fiori discutemmo della necessità di favorire la nascita della sezione italiana del PPE, nella quale riunire tutte le diverse espressioni che si riconoscono nei valori del popolarismo italiano ed europeo.

E’ giunta la morte e con la scomparsa di Publio perdo un grande amico con il quale abbiamo combattuto tante battaglie uniti dagli stessi ideali. Caro Publio, riposa in pace e noi non dimenticheremo mail il tuo impegno politico e sociale per i valori della dottrina sociale cristiana per i quali ti sei battuto per tutta la tua vita.

Ettore Bonalberti

17 Luglio 2024

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