Una nota di Domenico Cutrona

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota sull’impegno politico dei cattolici redatta dall’amico Domenico Cutrona.

TUTTI ALLA RCERCA DEL CENTRO SENZA AVERNE TITOLO

Assistiamo ad una presa di posizione, da parte di soggetti politici, estranei alla storia del centro della politica, che appare indispensabile fare il punto e una precisazione della questione.

Il centro nasce dopo la pubblicazione nel 1891 della Enciclica “Rerum Novarum “, di Papa Leone XIII, dove in quel periodo  i cattolici non potevano votare per via dell’expedit, per focalizzare l’idea del cattolicesimo politico su alcun temi importanti della società, visto che i liberali si erano attestati su posizioni conservatrici, mentre nasceva in tutta Europa il partito socialista.

Con la suddetta enciclica i cattolici hanno preso l’impegno politico, collocandosi in modo naturale al centro dello schieramento politico, come forza distinta e separata dalla destra e dalla sinistra.

Com’è noto Don Luigi Sturzo nel discorso di Caltagirone del 1905, fa un discorso propedeutico del futuro partito, e lo ufficializza nel 1919, con l’appello ai “ Liberi e Forti”,  così nacque il  PPI.

Le successive vicende sono anch’esse note, sino alla formazione della DC, dopo la sconfitta del ventennio fascista.

La Democrazia Cristiana è stato un grande partito, A. De Gasperi è stato un grande statista, così l’Italia è stata ricostruita e portata al quinto posto tra le nazioni più industrializzate del mondo.

Dopo un lungo periodo nel 1994, la DC, come altri partiti sono stati travolti, anche per effetto di una legge maggioritaria, che ha diviso tutto il Cattolicesimo politico tra destra e sinistra. E’ stato un grande errore!

Mi sia consentito soffermarmi un istante sulla questione politica attuale.

Gli schieramenti politici si sono divisi in due blocchi uno di sinistra e uno di destra, i cattolici popolari, sono, dunque, dispersi e non fanno nessun passo per riaggregarsi visto che la politica italiana è priva di un polo di estrazione cattolico.

In questa fase tutti cercano di cercare la posizione del centro, per avere i voti del cattolici, senza averne diritto.

Il centro della politica italiana appartiene ai cattolici democratici, i quali hanno la responsabilità delle vicende attuali.

Alcuni cercano di fare emergere la Democrazia Cristiana, cosa del tutto superata dalla storia e dalle diatribe sorte per il nome.

I popolari si sono attestati sulla sinistra, per via di opportunità.

La vera ragione sta nel fatto che oggi non ci sono uomini politici all’altezza di gestire questa fase politica, che è difficile e che presenta delle incognite pericolose.

Il Governo vuole approvare la riforma costituzionale del Premierato, e della autonomia differenziata.

La destra vuole applicare il concetto di accentramento, per via della loro visione di statalismo, sono riforme non condivisibili, né accettabili.

Sulla base di queste riforme è assolutamente necessario fare sentire la voce dei Cattolici Democratici, con la formazione di un nuovo soggetto politico, che possa abbracciare tutti i popolari e altri cattolici, per superare le divisioni e portare sullo schieramento una forza politica riformatrice e laica, per il bene di questo paese.

Vogliamo sperare che con questo appello ci sia una rivisitazione dei popolari per la creazione di questo nuovo soggetto politico, lontano dalle vicende personali, ma teso ad ascoltare e attuare le richieste della società che soffre per non avere interlocutori validi e capaci per svolgere questo compito.

Vogliamo sperare che ciò avvenga molto presto, per preparare una nuova fase politica di questo paese.

Noi saremo tra i promotori di questo nuovo soggetto politico.

Catania, Maggio 2024

Domenico Cutrona

Segretario politico del MPFE

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